
II domenica di Quaresima, letture secondo la liturgia della Chiesa Cattolica:
Libro della Genesi 12, 1-4
Salm0 33(32), 4-5.18-19.20.22
Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo 1, 8-10
Vangelo secondo Matteo 17, 1-9
Omelia di padre Fabrizio Cristarella Orestano, Fraternità Monastica di Ruviano
E’ la domenica della Trasfigurazione!
Se domenica scorsa Gesù si è mostrato come Colui che lotta nella nostra lotta, come Colui che si dona la sua vittoria nelle nostre lotte, oggi Gesù ci mostra sul suo volto l’esito della nostra storia con Lui, delle nostre lotte e soprattutto dell’opera della grazia in noi; per Matteo il volto di Gesù brillò come il sole; quel volto è promessa di luce per i nostri volti; per Matteo Gesù si mostra avvolto di vesti candide come la luce; quelle vesti sono promessa per noi: saremo rivestiti di luce (cfr Is 60,1).

Se la Quaresima, come dicevamo, è tempo di “radiosa tristezza”, oggi la liturgia della Chiesa pone l’accento sul “radiosa” …
La Trasfigurazione non è un momento di “trionfo” di Gesù, non è un momento in cui, stanco della kenosi (dell’abbassamento) mostra la sua divinità; il trionfo terreno è sempre stato aborrito da Gesù (e non lo avrebbe voluto neanche a beneficio consolatorio dei tre discepoli più intimi), la volontà di rinnegare la kenosi si era già rivelata come tentazione quando nel deserto satana gli aveva suggerito di mettere alla prova Dio con un gesto sovrumano come quello di volare dal pinnacolo del Tempio. La Trasfigurazione (o, come dice il testo greco, la metamorfosi) è mistero di rivelazione, è rivelazione della vocazione dell’uomo! Una vocazione di luce, di bellezza che l’uomo riceve definitivamente in Cristo Gesù! E’ Lui la benedizione promessa a tutte le genti; è Lui, figlio di Abramo e Figlio di Dio, l’adempimento di quell’antica promessa fatta ad Abramo nell’ora di quella primordiale chiamata: Vattene dalla tua terra … in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra.

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